Il mio cellulare ha 80 anni

Disarmanti analogie tra un arzillo ottantenne ed il mio cellulare:

  • Autonomo nella normale routine
    la batteria regge bene se non la sforzo con attività straordinarie, ma se le chiedo troppo finisce in rianimazione sul comodino, attaccato al trasformatore
  • Se corre, collassa
    chiedere al mio cellulare di far girare un gioco in 3D è come chiedere al suddetto ottantenne di farsi una corsa in giardino. O ti guarda e si mette a ridere, oppure ci prova, si scalda fino a 50° o giù di lì e poi perde i sensi.
  • Al cruciverba non lo batte nessuno
    la grafica OpenGL no, ma i puzzle, il sudoku, gli indovinelli e roba così vanno che è una favola.
  • Non ci vede da vicino
    ha una bella fotocamera da 5Mp che può immortalare degli splendidi paesaggi, ma i dettagli e gli scatti ravvicinati sono irrimediabilmente sfocati.
  • Ha raggiunto la pace dei sensi
    non ho ben capito per quale motivo, la vibrazione non funziona sempre quando dovrebbe. Ormai vibra talmente poco, di rado e con una casualità così totale da intenerire quando accade.
  • Ha un’eleganza d’altri tempi
    che i giovani (cellulari) d’oggi se la possono solo sognare!

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